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I carabinieri di Cuorgnè hanno denunciato per simulazione di reato, peculato, accesso abusivo al sistema informatico e frode informatica un 35enne dipendente di Poste Italiane. Le indagini sul soggetto sono iniziate a maggio dopo che l’uomo, per giustificare un ammanco nella cassaforte dell’ufficio postale di Canischio, nel Torinese, dove era direttore, ha inscenato una rapina a mano armata ad opera di due soggetti che, a volto coperto, erano riusciti a portar via quasi 20 mila euro.
Gli accertamenti dei militari dell’Arma, supportati anche dall’ufficio ’Fraud Management’ di Poste Italiane, hanno consentito di contestare ulteriori fatti a carico del 35enne, in precedenza direttore di altri uffici postali nella provincia di Torino. In un caso l’uomo si sarebbe impossessato di circa 9.600 euro; in un altro, avrebbe effettuato circa cinquanta interrogazioni su posizioni anagrafiche di clienti, alcuni dei quali sono poi risultati vittime di frodi informatiche per oltre 10 mila euro.
A casa dell’indagato i carabinieri hanno sequestrato denaro contante pari a 1.900 euro, sei blister vuoti per il confezionamento di monete e una chiave per l’apertura della cassaforte di un ufficio postale dove il 35enne aveva in passato ricoperto l’incarico di direttore.

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