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Una veglia notturna per denunciare il dramma del sovraffollamento carcerario. È l’iniziativa promossa da Europa Radicale, che questa sera, a partire dalle 23, si ritroverà davanti al carcere “Lorusso e Cutugno” di Torino per un momento di riflessione e protesta, trasmesso anche in diretta sui social network. A distanza di un anno esatto dalla manifestazione analoga, il presidente di Europa Radicale, Igor Boni, lancia l’allarme: «La situazione è addirittura peggiorata. Torniamo a denunciare la totale indifferenza del duo Delmastro-Nordio, che continua a ignorare le ripetute violazioni dei diritti umani sia nei confronti dei detenuti sia del personale penitenziario». Durante la veglia saranno resi noti i dati aggiornati sul sovraffollamento delle carceri italiane.

L’iniziativa proseguirà domani con una conferenza stampa, prevista per le ore 12 presso la sede dell’Associazione Radicale Adelaide Aglietta in via San Dalmazzo 9/bis, a Torino. In quell’occasione, Europa Radicale presenterà una proposta concreta: introdurre il numero chiuso nelle carceri italiane. «Nel Regno Unito — sottolinea Boni — se una struttura ha una capienza di 100 posti, non si possono accogliere 101 detenuti. Qualsiasi nuovo ingresso deve essere compensato con misure alternative alla detenzione, come l’affidamento ai servizi sociali, gli arresti domiciliari o la liberazione anticipata. È una soluzione che potrebbe essere adottata anche in Italia, per spingere lo Stato a ricorrere a strumenti diversi e per prevenire l’accumulo insostenibile di persone dietro le sbarre».

L’iniziativa di Europa Radicale intende riportare sotto i riflettori un problema che rischia di restare sommerso: il sovraffollamento carcerario che, secondo gli organizzatori, continua a mietere vittime tra chi vive e lavora nelle prigioni, aggravando la crisi del sistema penitenziario italiano.

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