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La lotta contro il lavoro nero e l'immigrazione clandestina è un obiettivo costante per le forze dell'ordine in Italia. Recentemente, la Guardia di Finanza di Acqui Terme ha portato alla luce una rete di attività illegali all'interno di un ristorante della zona, mettendo fine a uno sfruttamento che coinvolgeva lavoratori stranieri e elevato sanzioni amministrative che ammontano a oltre 200mila euro per il proprietario.

La scoperta ha rivelato una serie di violazioni delle leggi sul lavoro e dell'immigrazione. Sette lavoratori stranieri erano impiegati in nero all'interno del ristorante ma la situazione era ancora più complessa, poiché altri sette lavoratori, apparentemente in regola, erano di fatto costretti a lavorare per molte più ore di quelle certificate sul Libro Unico.

Le indagini hanno rivelato che i proprietari del ristorante avevano affittato un appartamento a proprio nome, che poi concedevano in uso, a pagamento, ai dipendenti. Questo appartamento veniva utilizzato come dormitorio tra un turno di lavoro e l'altro.

Oltre alle violazioni riguardanti il lavoro nero e le condizioni di lavoro inaccettabili, sono state denunciate sei persone per favoreggiamento e sfruttamento dell'immigrazione clandestina.

Inoltre, le autorità hanno quantificato e recuperato oltre 35mila euro di compensi corrisposti in nero.

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