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A quasi 16 anni di distanza, è stato arrestato in Germania il dirigente tedesco Harald Espenhahn condannato per la strage nello stabilimento di Torino della Thyssen dove persero la vita sette dipendenti: Antonio Schiavone, Roberto Scola, Angelo Laurino, Bruno Santino, Rocco Marzo, Rosario Rodinò e Giuseppe Demasi. Il manager è stato condannato a cinque anni di reclusione, il massimo previsto dalla legge tedesca per il reato di omicidio colposo. Tuttavia, la sua permanenza fuori dalle celle del carcere aveva destato perplessità e indignazione, considerando che il tribunale di Hamm aveva confermato la sentenza emessa in Italia nel febbraio 2020. La lunga attesa per la conferma della sentenza italiana, che aveva subito una riduzione da parte del sistema giudiziario tedesco, ha suscitato tensioni e interrogativi.

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