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Un duro colpo per oltre settemila famiglie piemontesi e circa 169 mila in tutto il paese: il reddito di cittadinanza, istituito dal governo Conte e recentemente modificato dall'esecutivo Meloni, è stato sospeso per diverse famiglie che ne beneficiavano. Le prime comunicazioni riguardanti la sospensione sono arrivate attraverso sms, gettando molte famiglie in uno stato di incertezza e preoccupazione riguardo al proprio futuro.
Un provvedimento che ha scatenato un'ondata di richieste di chiarimenti ai servizi sociali comunali, con tanti cittadini che ora cercano di comprendere la situazione e il motivo della sospensione.
Con le modifiche apportate dal governo Meloni, il reddito di cittadinanza sarà mantenuto fino a dicembre 2023 per le famiglie con minori, disabili, persone oltre i 60 anni o in carico ai servizi sociali perché "non attivabili al lavoro". Da gennaio 2024, queste famiglie dovranno presentare domanda per ottenere l'assegno di inclusione.
Tuttavia, per i nuclei familiari composti da persone tra i 18 e i 59 anni, considerati occupabili, il reddito di cittadinanza sarà limitato a sette mensilità nel corso del 2023. Questo significa che per molte famiglie il sussidio si esaurirà a luglio. Da settembre, avranno la possibilità di richiedere il supporto per la formazione e il lavoro, con un limite di Isee di 6mila euro, e un contributo mensile di 350 euro per 12 mesi. Sarà anche obbligatoria la partecipazione a progetti di formazione, qualificazione e orientamento professionale, oltre all'accompagnamento al lavoro.