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La polizia di Novara ha fermato il presunto responsabile dell’omicidio di Kamal Kharbouch, il 21enne marocchino trovato agonizzante in via Pietro Micca nella notte del 28 agosto, dopo essere stato colpito al torace da un colpo d’arma da fuoco. Il giovane morì poco dopo a causa di un’emorragia interna provocata dalla lesione dell’aorta, come confermato dall’autopsia.
In manette è finito un connazionale di 36 anni, domiciliato in città e con precedenti legati allo spaccio di droga, conosciuto con il soprannome di “Minur”. L’arresto è avvenuto in questura, dove l’uomo si era presentato per l’obbligo di firma cui era sottoposto.
Gli inquirenti ipotizzano che l’omicidio sia maturato nell’ambito di un regolamento di conti legato al traffico di stupefacenti. Sul luogo del delitto erano stati recuperati tre coltelli da cucina e una katana. Le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno mostrato cinque persone arrivare insieme, poi dividersi in una fuga concitata: due uomini in corsa inseguiti da altri tre, tra cui la vittima, che poco dopo crollava a terra. Successivamente, due si sono dileguati e altri due si sono avvicinati al ragazzo ferito, uno chiamando aiuto con un cellulare e l’altro spostandolo verso il centro della strada.
Kharbouch era giunto a Novara da Bergamo. Le indagini della squadra mobile proseguono per chiarire il ruolo delle altre persone presenti e per rintracciare l’arma utilizzata nell’agguato.