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Multe, denunce e misure prescrittive sono scattate per i titolari di due aziende di coltivazione della frutta nel Pinerolese, in provincia di Torino, dopo i controlli dei carabinieri in materia di lavoro irregolare durante il periodo di raccolta di mele e pere. Nella prima, a Bibiana, è stato trovato un lavoratore in nero (la posizione non era stata comunicata al centro per l’impiego) senza visita medica né formazione. Nella seconda, a Cavour è emersa invece la mancata formazione di cinque addetti.
Durante i controlli sono state verificate in tutto dodici posizioni lavorative. Le sanzioni amministrative ammontano complessivamente a settemila euro. I controlli sono stati svolti dai militari della compagnia di Pinerolo insieme al Nucleo Ispettorato del lavoro di Torino dell’Arma e al personale tecnico dell’Ispettorato d’area metropolitana.
Solo una decina di giorni fa un’operazione della Guardia di Finanza aveva scoperto 9 lavoratori senza contratto nei vigneti dell’Astigiano, tra Bubbio e Loazzolo. In questo caso erano scattate multe per oltre 100mila euro
E sulla questione del caporalato è intervenuta Elena Chiorino, vicepresidente regionale e assessore al lavoro, ringraziando i carabinieri, dopo i controlli in agricoltura nel Pinerolese, per l’operato "prezioso che ogni giorno garantisce legalità e sicurezza". "Il Piemonte non può e non deve tollerare zone d’ombra: la lotta al caporalato e a ogni forma di sfruttamento è una battaglia di civiltà che come Regione portiamo e porteremo avanti senza alcun compromesso. Solo così - ha aggiunto - possiamo difendere la dignità dei lavoratori e tutelare le imprese sane che rispettano le regole e fanno grande il nostro territorio e la nostra Nazione".