Condividi:
In occasione della ricorrenza della prima Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la seconda guerra mondiale il prefetto Donato Cafagna, insieme al Sottosegretario alla Presidenza della Regione Piemonte Claudia Porchietto e all’assessore alla sicurezza del Comune di Torino, Marco Porcedda, ha consegnato tredici delle quindici medaglie d’onore concesse dal Presidente della Repubblica ai familiari di altrettanti cittadini italiani residenti nell’area metropolitana di Torino, militari e civili, deportati ed internati nei lager nazisti e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra. La cerimonia è avvenuta presso la Sala degli Specchi della Prefettura alla presenza delle autorità del territorio e dei sindaci dei Comuni di residenza degli insigniti. Nel suo indirizzo di saluto il prefetto Cafagna ha sottolineato come la libera scelta degli internati militari italiani di resistere senz’armi al nazifascismo possa rappresentare un esempio per ognuno di noi di ripetere un No a tutte le guerre. «Questa giornata - ha spiegato - ha lo scopo di conservare la memoria dei cittadini italiani, militari e civili, internati nei campi di concentramento, ove subirono violenze fisiche e morali e furono destinati al lavoro coatto, e di onorare la memoria di tutti i militari italiani uccisi a causa del rifiuto di collaborare con lo Stato nazionalsocialista dopo l’armistizio». «Partecipare oggi alla cerimonia in Prefettura - ha affermato Porchietto - ha rappresentato un momento di profonda riflessione e di doverosa memoria. La Giornata ci ricorda il sacrificio di migliaia di militari e civili che, con dignità e coraggio, seppero resistere alle pressioni del nazifascismo, pagando con sofferenze e privazioni la loro fedeltà ai valori di libertà e democrazia. Con la consegna delle medaglie d’onore non celebriamo soltanto il passato, ma riaffermiamo l’impegno a custodire e trasmettere questa memoria alle nuove generazioni. La libertà e la democrazia sono valori da non dare mai per scontati». «La Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi - ha osservato Porcedda - assume ancora più valore in un periodo storico di attriti e guerre che pensavamo fossero alle spalle. Invece oggi si ripresentano. Ed è per questo che diventano fondamentali la memoria e la nostra presenza. Dobbiamo aiutare le nuove generazioni a fare la propria parte e trasmettere loro i valori di libertà e democrazia, principi di cui gli internati sono stati privati, subendo condizioni di vita disumane che abbiamo il dovere di non dimenticare». I riconoscimenti, comunica la Prefettura, sono stati conferiti "ai familiari di Agagliati Marcello, Allesiardi Giulio, Appio Angelo, Bracco Nelson, Cardinale Giuseppe, Castiglione Biagio, Comito Giuseppe, Faraci Francesco, Foschi Ciro, Igliera Giovanni, Marangoni Gino, Milano Alberto, Pichetto Carlo, Ricca Giovanni Stefano, Sessa Vincenzo".
Tag: