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La polizia ha eseguito misure cautelari nei confronti di nove persone accusate di aver messo in piedi un vasto sistema illecito ai danni di un noto marchio dell’alta moda con sede operativa a Novara. Secondo le indagini, gli indagati avrebbero sottratto capi di abbigliamento e accessori dai magazzini dell’azienda, rivendendoli successivamente attraverso piattaforme di e-commerce.
Il danno stimato per la maison sarebbe di almeno due milioni di euro. Gli investigatori hanno ricostruito come i proventi delle vendite venissero inizialmente versati su conti correnti, anche all’estero, e successivamente reinvestiti nell’acquisto di immobili, beni e orologi di lusso.
I nove indagati devono rispondere delle accuse di associazione a delinquere, furto aggravato, riciclaggio e autoriciclaggio. Contestualmente alle misure cautelari, è stato disposto un decreto di perquisizione che ha portato al rinvenimento di un ingente quantitativo di capi e accessori riconducibili al marchio sottratto.
La polizia ha inoltre eseguito sequestri preventivi per un valore complessivo di oltre 1,2 milioni di euro, ritenuti frutto delle attività illegali. Bloccati anche conti correnti, abitazioni e altri beni riconducibili agli indagati, che secondo gli inquirenti sarebbero stati utilizzati per movimentare e occultare i guadagni delle vendite online.