Condividi:

Per l’economia piemontese si intravede qualche spiraglio di positività. Il sistema si è rimesso in moto, anche se questo non basta a scacciare il clima di pessimismo che aleggia ormai da mesi, tra tensioni geopolitiche e crisi di settore.
Lo dice l’ultima rilevazione di Unioncamere Piemonte per il secondo trimestre 2025 con la produzione industriale che è cresciuta dell’1,2%. “Nonostante le difficoltà che ancora persistono a livello nazionale e internazionale, - commenta Gian Paolo Coscia presidente di Unioncamere Piemonte - il nostro territorio conferma la sua capacità di resistere. Questo risultato è frutto della tenacia delle nostre imprese, della lungimiranza degli imprenditori piemontesi e della forza del nostro sistema economico, che si conferma capace di affrontare le sfide con coraggio e determinazione
C’è poi il tema fatturato, anch’esso in aumento, che ha complessivamente registrato una progressione dell’1,9%, sostenuto soprattutto dalla componente estera, che è cresciuta del 4%, mentre il mercato interno non arriva al punto percentuale.
E Tra i settori produttivi il risultato migliore è quello messo a segno dai mezzi di trasporto, che hanno registrato un aumento del 4,7%, sostenuto però esclusivamente dalla buona performance dell’aerospazio, a fronte delle contrazioni scontate dai settori della fabbricazione di autoveicoli e della componentistica. Bene anche le industrie alimentari e delle bevande, che hanno visto la performance crescere del 4,1% rispetto allo stesso periodo del 2024. Segno + anche per meccanica (+2,1%), legno e mobile (+1,5%) e industrie chimiche e plastiche(+1,4%) con crescite tra l’1 e il 2 %.
Guardando al territorio Tutte le province piemontesi, a eccezione di Vercelli che ha registrato una tendenza piatta, hanno manifestato una progressione dei livelli produttivi. Il dato migliore è di Novara +2,4%), Torino è al secondo posto con un +1,8%.

Tutti gli articoli