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Ad attirare l’attenzione dei militari è stato un plico sospetto spedito da Poirino tramite un corriere. Da qui è partita l’operazione. Le indagini dei militari hanno permesso di scoprire l’esistenza di un sistema di distribuzione della droga per il quale venivano usati locker distribuiti sul territorio, cioè servizi di ritiro automatico di prodotti acquistati su internet, e ignari corrieri operativi in tutta Italia. Il lavoro dei carabinieri rientra nell’ambito di un’indagine coordinata dalla procura di Asti. Un uomo di 26 anni si trova ora agli arresti domiciliari e nei confronti di un’altra persona, al momento irreperibile, è stata emessa un’ordinanza di carcerazione. I militari, anche grazie ai colleghi del reparto operativo del comando provinciale di Torino e dal personale del comando antifalsificazione monetaria di Roma, hanno accertato che, usando un mittente fittizio, gli spacciatori utilizzavano diversi locker della zona per inviare droga, nascosta anche in casse audio senza fili, tubetti di fondotinta e francobolli. Eroina, cocaina, LSD e hashish le sostanze più richieste. Sono state accertate più di sessanta spedizioni. Il denaro guadagnato veniva trasferito su conti fasulli e conti esteri e periodicamente venivano svuotati con diversi prelievi. Nel corso delle operazioni sono state eseguite diverse perquisizioni: due gemelli italiani di 24 anni sono stati arrestati in flagranza di reato, perché sospettati di "detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti" mentre altre sei persone sono state denunciate.

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