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In un contesto in cui l’inquinamento dell’aria è tornato a essere un tema di grande attualità a Torino, lo smog nella città piemontese finisce sotto i riflettori del tribunale. Il 18 giugno sarà infatti aperto il processo presso il Palazzo di Giustizia, su ordinanza della procura, a carico di alcuni ex amministratori locali e regionali accusati di non aver adottato misure adeguate per contrastare l’inquinamento atmosferico nel corso degli anni.

Tra gli imputati figura l’ex governatore Sergio Chiamparino, insieme agli ex sindaci Piero Fassino e Chiara Appendino, per i quali i pubblici ministeri Vincenzo Pacileo e Gianfranco Colace hanno ordinato la citazione diretta a giudizio. Il reato contestato è quello di inquinamento ambientale, un’accusa di estrema gravità che pone l’accento sull’importanza di una gestione attenta e responsabile delle politiche ambientali da parte delle istituzioni.

L’apertura di questo processo rappresenta un momento cruciale per la città di Torino, poiché si confronta con le responsabilità degli ex amministratori nel non aver adottato provvedimenti sufficienti per contrastare efficacemente l’inquinamento atmosferico, una sfida sempre più urgente e prioritaria per il benessere dei cittadini e la salute dell’ambiente.

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