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La Polizia di Torino ha recentemente eseguito due ordinanze di custodia cautelare emesse dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale del capoluogo piemontese nei confronti di due individui sospettati di aver commesso reati di stalking verso una vittima transgender che aveva condiviso la propria esperienza sui social media.
La vittima aveva denunciato ripetute offese, minacce e pubblicazioni di dati personali su diverse piattaforme online, inclusi attacchi transfobici. Questi attacchi, mirati a costringere la vittima a interrompere il proprio percorso di transizione di genere o a tacere sulla propria condizione emotiva, sono stati accompagnati da episodi di pedinamento fisico, diffusione di dati anagrafici e ricatti sui social media.
Gli aggressori, secondo l’ipotesi investigativa, avrebbero anche sfruttato il proprio presunto ruolo lavorativo, fingendosi funzionari del ministero dell’interno e minacciando la vittima con la conoscenza dei suoi spostamenti e dettagli della sua vita personale. Inoltre, sono stati creati numerosi account illeciti su siti erotici o di incontro, contenenti dati personali della vittima, al fine di aumentare l’ansia e il timore della vittima di ulteriori attacchi virtuali o fisici.
Le indagini condotte dalla Polizia Postale, sotto la direzione della Procura di Torino, hanno permesso di incrociare diverse tracce informatiche e dati investigativi, che hanno portato all’identificazione dei due sospettati. Uno dei sospettati era responsabile delle dirette streaming denigratorie, mentre l’altro, utilizzando credenziali di accesso a banche dati contenenti informazioni personali acquisite tramite la propria attività lavorativa, avrebbe illecitamente ottenuto i dati anagrafici successivamente diffusi.
Oltre alle accuse di stalking, il secondo sospettato è anche ipotizzato di aver commesso il reato di accesso abusivo a sistema informatico o telematico.