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Sesso in cambio di crack, un giro di sfruttamento della prostituzione e droga. Succedeva nel quartiere Aurora di Torino, in via Urbino 33. Si è chiuso il processo per la vicenda portata alla luce nel 2021, come riportato da "Repubblica" e "Corriere Torino", da una studentessa che denunciò la vicenda ai Carabinieri di Settimo Torinese. Oggi due persone, accusate di essere complici nella gestione del giro di prostituzione e droga, sono state assolte. A  controllare la rete era la padrona di casa, una trans di 53 anni, Monique, condannata lo scorso aprile in abbreviato a due anni e otto mesi di reclusione, e 3mila euro di multa per sfruttamento della prostituzione. Due spacciatori che rifornivano la casa avevano patteggiato sempre ad aprile pene a oltre un anno di reclusione. A uno erano state contestate oltre 108 cessioni di droga. La padrona di casa gestiva e riceveva il denaro, le donne che venivano sfruttate erano tossicodipendenti di tutte le età, soprattutto studentesse, spinte a offrire prestazioni sessuali in cambio di alcune dosi di droga. I clienti si presentavano e pagavano direttamente Monique, senza che i soldi arrivassero mai in mano alle ragazze. 

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