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Nuovo colpo di scena sulla questione relativa alle scorie nucleari a Trino,nel Vercellese. La giunta comunale ha deciso di revocare la delibera del 12 gennaio scorso con l’autocandidatura a ospitare il Deposito nazionale dei rifiuti radioattivi. La nuova proposta di delibera con la revoca, firmata dal sindaco Daniele Pane, è stata pubblicata in queste ore sull’albo pretorio dell’amministrazione comunale, a poche ore dall’incontro organizzato dal comitato "Tri.No".
Il sindaco Pane torna sui suoi passi dopo due mesi di proteste arrivate dalle associazioni ambientaliste, da diversi sindaci, così come da esponenti del suo stesso partito, Fratelli d’Italia. Proprio in queste ore una decina di sindaci del Vercellese e Casalese si stavano ritrovando per preparare il ricorso al Tar contro l’autocandidatura della giunta di Trino. Nella proposta di delibera, il primo cittadino osserva come "diversi Comuni sia della provincia di Vercelli che di Alessandria, i presidenti delle Province di Vercelli e di Alessandria, e quello della Regione Piemonte, nonché alcune associazioni ambientaliste, hanno evidenziato di non condividere alcun metodo previsto dalla vigente normativa per l’individuazione del sito idoneo per la realizzazione del Parco Tecnologico e del Deposito unico nazionale". "Non solo - si legge ancora nel documento - non hanno supportato l’iniziativa dell’autocandidatura, ma hanno espresso, con differenti modalità, una ferma e pervicace opposizione alla realizzazione dell’opera nel territorio piemontese".
Diventa a questo punto fondamentale che si superi lo stoccaggio "temporaneo" in Piemonte, che in realtà procede da decenni. Nella delibera il sindaco chiede "alla Regione Piemonte, alla Provincia di Vercelli e ai Comuni che si sono opposti di farsi parte attiva immediatamente per l’allontanamento istantaneo di tutto il materiale catalogato come rifiuto radioattivo attualmente stoccato presso i siti di Trino e di Saluggia".

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