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Nella Casa di Reclusione "Rodolfo Morandi" di Saluzzo si è tenuta la discussione delle prime tre tesi di laurea alla conclusione del Corso di laurea triennale in Scienze Politiche e Sociali del Polo Universitario per Studenti Detenuti dell’Università di Torino.

L’iniziativa, avviatasi grazie all’impegno prolungato dell’Ateneo torinese nel promuovere percorsi di studio universitari anche presso le istituzioni carcerarie, testimonia la volontà costante di ampliare l’accesso all’istruzione superiore per gli studenti detenuti nelle carceri del territorio sotto la competenza dell’Università stessa. L’attuale anno accademico conta ben 121 persone iscritte a 22 corsi di laurea tra triennali e magistrali, distribuite in 7 istituti penitenziari diversi della regione.

All’evento hanno partecipato figure di spicco come Franco Prina, Delegato del Rettore dell’Università di Torino per il Polo studenti detenuti, insieme a rappresentanti della direzione della casa di reclusione, delle istituzioni penitenziarie e della magistratura locale, dimostrando il supporto istituzionale e sociale verso questo importante progetto.

Il Polo Universitario per Detenuti dell’Università di Torino opera già da molti anni presso la Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, mentre dal 2019 ha esteso le sue attività anche alla Casa di Reclusione di Saluzzo, interamente dedicata a detenuti in regime di Alta Sicurezza. Con circa 400 detenuti, molti dei quali desiderosi di impiegare in modo costruttivo il loro tempo attraverso lo studio universitario, l’Università di Torino si impegna a garantire lezioni, assistenza agli esami e supporto nella preparazione delle tesi di laurea, contribuendo così al processo di rieducazione previsto dalla Costituzione italiana.

Franco Prina, Delegato del Rettore, sottolinea l’importanza di questo traguardo non solo per gli studenti coinvolti, ma anche per l’intera università, che da quarant’anni si batte per rendere effettivo il diritto allo studio anche per coloro che sono privati della libertà. Lo studio diventa un’opportunità di crescita personale e culturale, consentendo agli studenti di riflettere sulle proprie vite e sulle sfide che li attendono al termine della detenzione.

Attualmente, sono 121 gli studenti iscritti all’Università di Torino, di cui 32 presso il Polo per studenti detenuti a Saluzzo. Questo numero è in costante aumento, grazie al sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo che ha permesso la creazione di una Sezione dedicata presso la casa di reclusione.

Le tre tesi di laurea discusse riguardano argomenti di rilevanza sociale e ambientale, dimostrando l’interesse e l’impegno degli studenti detenuti nella ricerca e nello studio. Il Polo Universitario è sostenuto finanziariamente dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, che copre le tasse universitarie e fornisce il materiale didattico necessario, garantendo inoltre la presenza di tutor dedicati all’organizzazione delle attività didattiche.

Grazie alla collaborazione tra diverse istituzioni e enti, il progetto si propone di favorire il reinserimento sociale degli ex detenuti attraverso percorsi di formazione e lavoro. L’Università di Torino è parte integrante della Conferenza Nazionale Universitaria Poli Penitenziari (CNUPP), che riunisce 44 atenei impegnati a garantire il diritto allo studio anche per le persone private della libertà, coinvolgendo circa 100 istituti penitenziari in tutta Italia.

La costante crescita del numero di studenti e il successo delle prime tesi discusse sono segnali incoraggianti del valore e dell’efficacia di questo importante progetto, che continua a promuovere l’accesso all’istruzione superiore come strumento di rieducazione e reinserimento sociale.

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