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Tre persone di origine nordafricana sono state fermate dai carabinieri di Ivrea. Sono sospettate di aver provocato la morte di un loro congiunto avvenuta dopo un esorcismo effettuato con rito islamico.
La sera del 10 febbraio scorso i militari dell’arma della stazione di Cuorgnè sono infatti intervenuti in un’abitazione di Salassa dopo la morte di un 43enne per sospetta overdose. Le prime verifiche hanno permesso di accertare che nel mese precedente l’uomo era stato sottoposto ad almeno due esorcismi con rito islamico perché i suoi parenti ritenevano che fosse posseduto dai demoni. Gli accertamenti però hanno smentito le dichiarazioni iniziali rese dai sospettati, che hanno cercato di sviare le indagini. L’esito dell’autopsia ha poi stabilito che la vittima era morta soffocata.
Gli approfondimenti successivi hanno fatto chiarezza sui retroscena che hanno coinvolto l’ex coniuge, il fratello e lo zio della vittima. Quest’ultimo, figura di riferimento della comunità islamica, avrebbe guidato i rituali che, in almeno in un’occasione, avrebbero condotto il 43enne a dover far ricorso a cure ospedaliere per le lesioni subite. Invece, quella sera nell’abitazione di salassa, alla presenza degli indagati, l’esorcismo non ha portato all’effetto desiderato ma alla morte dell’uomo.