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Scioperi della fame, l’"autoconsegna" in caserma e un presidio notturno davanti ai cancelli del carcere di Cerialdo, a Cuneo. La protesta dei poliziotti penitenziari esplode dopo mesi di tensioni e di appelli: "La politica non sia più indifferente ed agisca con fatti concreti" chiedono le sigle sindacali.
Sappe, Sinappe, Osapp, Uil Pa, Fns Cisl e Fp Cgil insieme hanno dichiarato lo stato di agitazione permanente in considerazione delle "gravissime criticità" riscontrate nella casa circondariale. Le carenze di organico costringono a "turni disumani, anche superiori alle 16 ore consecutive", denunciano i baschi azzurri. C’è poi il tema della sicurezza, con molteplici aggressioni al personale, anche sanitario, segnalate negli ultimi mesi.
Gli ultimi disordini nella notte del 4 aprile: in seguito a un incendio si sono verificati danni alla struttura e l’intossicazione di diversi poliziotti, che sono ricorsi alle cure del Pronto soccorso. "Da diversi mesi - sostengono i sindacati - i detenuti ’spadroneggiano’ indisturbati ed hanno completamente devastato le sezioni detentive causando ingenti danni".

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