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Ultimo derby vinto 9 anni fa. Era il 26 aprile del 2015 Darmian e Quagliarella ribaltavano la rete di Pirlo e il Toro vinceva il suo ultimo derby. In panchina c’era Giampiero Ventura, mister "libidine" che in quell’occasione la raggiunse in maniera esponenziale, regalando anche ai tifosi una bella estasi. Ospite a Orgoglio Granata (la trasmissione di GRP Vera Tv dedicata al Toro tutti i lunedì in diretta dalle ore 21) Mister Ventura ha ricordato quel momento: “A quei tempi ci allenavamo alla Sisport e il martedì successivo ad attenderci c’erano dei tifosi con le lacrime agli occhi e questo non lo potrò mai dimenticare. In quegli anni ho fatto tante stracittadine e ho un rammarico, perchè secondo me ci fosse stato il Var 4-5 derby li avremo potuti portare a casa”.
Poi si è soffermato sull’ultima stracittadina terminata 0-0: “Nel secondo tempo due occasioni importanti, sopratutto la seconda che avrebbe deciso il derby perchè era nei minuti finali”.
Giampiero Ventura è poi tornato anche sull’avventura come Ct della Nazionale di calcio e la doppia esclusione dai Mondiali dell’Italia: “Mi sono sentito trattato in maniera diversa. Un fatto epocale il primo e un incidente di percorso il secondo. Nel calcio quando non si vince se hai degli appoggi sei un po’ meno bravo, se hai meno appoggi sei cattivissimo. Ormai è roba del passato. Ora sono contento che Luciano Spalletti che è stato mio giocatore per 3 anni sia l’allenatore della Nazionale e gli faccio il più grande in bocca al lupo. Io ho accettato la Nazionale rinunciando a tante cose, per me la maglia azzurra era un sogno da bambino e non potevo non accettare, ma col senno di poi dopo un mese avevo già capito che avevo fatto una scelta poco intelligente da parte mia”.
Il futuro è nel calcio dietro una scrivania? “Voglio fare un sacco di cose, non più sul campo l’allenatore. Parlare di pallone mi piace come a tutti quelli che hanno vissuto di calcio a 360 gradi”.