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Un tavolo tecnico di fondamentale importanza si è tenuto in prefettura a Biella per affrontare e risolvere una questione urgente: gli episodi di aggressione ai danni del personale sanitario nel territorio biellese. La problematica è stata sollevata dal presidente dell’Ordine dei medici chirurghi e odontoiatri locale, che ha richiamato l’attenzione sul crescente numero di attacchi subiti dagli operatori sanitari durante l’esercizio delle proprie funzioni.

La risposta immediata è giunta dall’Azienda sanitaria, che già nel 2020 aveva approvato un protocollo specifico volto a garantire la sicurezza del personale in servizio. Tuttavia, l’occasione del tavolo tecnico ha offerto l’opportunità di condividere e aggiornare ulteriormente tale protocollo, tenendo conto degli interventi necessari emersi durante la riunione.

Tra le misure discusse per rafforzare la sicurezza del personale sanitario, già dotato di un presidio di polizia, si è parlato di implementare la videosorveglianza nei luoghi strategici degli ospedali e delle altre strutture sanitarie. Inoltre, si è valutata l’importanza di stabilire un canale diretto di comunicazione con le forze dell’ordine, al fine di garantire un intervento rapido e efficace in caso di emergenza. Queste ultime supporteranno anche l’attività di formazione del personale dell’azienda sanitaria che è a contatto diretto con l’utenza, al fine di prepararli ad affrontare situazioni potenzialmente pericolose.

Un’attenzione particolare è stata riservata alle guardie mediche e ai medici di famiglia, spesso chiamati a operare in solitudine e in zone decentrate, dove il rischio di aggressioni è più elevato. Si è quindi ipotizzata la redazione di un’intesa per migliorare la sicurezza non solo all’interno delle strutture ospedaliere, ma anche nelle sedi territoriali dell’Azienda sanitaria locale.

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