Condividi:
La Cassazione ha annullato la sentenza di condanna nei confronti di tre uomini, accusati dell’omicidio di Shpetim Frasheri, 39 anni, albanese, ucciso in strada a colpi di pistola a Torino il 22 ottobre del 2017. La Corte d’appello di Torino il 5 luglio del 2023, accogliendo l’impugnazione proposta dal pm, aveva condannato a 23 anni di reclusione tre connazionali, Sabri Brakay, Cerciz Banuschi e Hasim Muratay.
L’annullamento viene riferito dal cassazionista Dario Vannetiello, difensore con gli avvocati Marcello Severino, Ilenia Mehilli, Cosimo Palumbo ed Enrico Calabrese, che spiega come la pronuncia sia della prima sezione della Suprema corte, che ha disposto un nuovo giudizio innanzi a una diversa sezione della Corte di appello di Torino.
Gli accusati, viene ricordato, sarebbero stati ripresi dalle telecamere durante l’omicidio e risultano essere state anche emesse ordinanze di custodia cautelare, mai eseguite alla luce della protratta latitanza dei tre imputati. La ragione dell’azione violenta sarebbe scaturita da un’aggressione da parte della vittima pochi minuti prima ai danni di altro cittadino albanese, Donald Rushiti, detto Doni, reo confesso e condannato per il medesimo delitto in abbreviato a dieci anni e quattro mesi di reclusione.
"Appare probabile - aggiunge il cassazionista - che qualcuno dei cavilli giuridici abbia fatto breccia nel Supremo collegio, atteso che il quadro probatorio appariva granitico grazie alle immagini delle telecamere le quali avevano fotografato l’azione assassina, senza sottacere che l’accusa traeva pure spunto e forza dalla confessione resa dal correo Rushiti".