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Nella giornata di ieri, un detenuto di nazionalità rumena è riuscito a eludere la sorveglianza e ad arrampicarsi sui tetti della casa circondariale di Novara. La notizia è stata divulgata da Vicente Santilli, segretario per il Piemonte del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria.

Secondo quanto dichiarato da Santilli, il personale in servizio è prontamente intervenuto ma il detenuto ha opposto resistenza lanciando tegole agli agenti. L’opera di persuasione da parte della Polizia Penitenziaria si è protratta per diverse ore, finché solo alle 21 il detenuto ha deciso di desistere dall’iniziativa e di scendere dal tetto.

Il segretario generale del Sappe, Donato Capece, ha commentato l’episodio definendolo un ulteriore segnale dell’alta tensione presente nelle carceri piemontesi. Capece ha sottolineato che nel corso del 2023 si sono registrati 836 episodi di violenza, minaccia, ingiuria, oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale, di cui 508 perpetrati da detenuti stranieri. Le aggressioni fisiche nei confronti del personale di Polizia Penitenziaria sono state 238, mentre i danneggiamenti alle celle e ai reparti sono stati ben 1.075.

Secondo Capece, è fondamentale che lo Stato sia presente in maniera forte ed evidente all’interno delle carceri e che non si tolleri la diffusa impunità che sembra dilagare. Urgono, quindi, provvedimenti efficaci e una politica di tolleranza zero nei confronti dei detenuti violenti.

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