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Durante un’operazione intensiva volta a contrastare il lavoro sommerso, le Fiamme Gialle del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Vercelli hanno scoperto diverse irregolarità nel settore della ristorazione, mettendo in luce pratiche illegali che danneggiano sia gli operatori corretti che i lavoratori stessi.

Durante sei controlli condotti in concomitanza delle celebrazioni della Festa della Liberazione e del 1° maggio, i militari del Gruppo di Vercelli e della Tenenza di Borgosesia hanno individuato un quadro preoccupante. Gli approfondimenti investigativi preliminari, uniti alle risultanze delle banche dati consultate, hanno permesso di identificare 39 dipendenti regolarmente assunti nei settori della ristorazione e della bonifica dei canali d’irrigazione.

Tuttavia, è emerso che alcuni locali operavano in violazione delle norme lavorative. In due ristoranti, è stato scoperto che tre camerieri non avevano alcun tipo di assunzione, mentre il loro lavoro non era stato denunciato come previsto. In un locale etnico, invece, sono stati identificati tre camerieri che percepivano parte del salario in contanti, eludendo così i mezzi di pagamento tracciabili richiesti dalla legge.

Le violazioni riscontrate sono state sanzionate con pene pecuniarie fino a 10mila euro e segnalate alle autorità competenti, tra cui Inps e Inail, mentre sono stati avviati gli opportuni accertamenti fiscali.

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