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Alcuni degli attivisti alla manifestazione pro Palestina "tutti gli occhi su Rafah" hanno aperto con la forza i cancelli di sbarramento all’ingresso del salone del libro di Torino per provare ad entrare. Sono stati respinti dalla polizia con gli scudi e con i manganelli. Il salone del libro è una m... sionista" hanno detto i manifestanti, che hanno preso a calci le transenne intorno all’entrata principale, poi hanno annunciato l’arrivo di Zerocalcare tra loro a manifestare.

Il fumettista al megafono degli attivisti: "È successo quello che è successo tante volte in questi giorni: le persone che cercano di portare all’attenzione quello che sta succedendo in Palestina vengono assalite con i manganelli. Sarebbe la cosa più naturale del mondo invece in un luogo di cultura come questo. State lasciano fuori la storia con la S maiuscola. Un giorno tutti noi dovremmo risponderne".

Una delegazione di cinque persone tra i manifestanti che partecipavano al presidio è stata autorizzata a entrare dentro il Salone del libro. Un gruppo di lavoratori usciti con il fumettista Zerocalcare ha dichiarato intanto di avere sospeso i lavori per dare il proprio sostegno alla manifestazione in corso fuori dal Lingotto Fiere. 
"Lì dentro tantissimi ci sostengono - ha detto poi in uscita uno dei cinque manifestanti ammessi all'interno dalla polizia come delegazione del presidio -. La voce della Palestina è anche lì dentro. C'è tanta solidarietà anche dall'interno. Questa bandiera ci può unire tutti come sta facendo da mesi, questo ci dà la forza di continuare perché siamo dalla parte giusta della storia".

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