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Mancava solo l’ufficialità che è arrivata ieri nel tardo pomeriggio. Massimiliano Allegri è stato esonerato, e per uno scherzo del destino, il divorzio cade ancora una volta al 17 di maggio come già  successo nel 2019. Due separazioni completamente differenti.  Quella ufficializzata ieri è l’epilogo di rapporti tesi tra l’ex tecnico e una frattura divenuta insanabile. La nota della società conferma che i risultati sportivi c’entrano poco  con la decisione di divorziare a un anno dalla scadenza di un contratto che vale sette milioni netti a stagione, più circa due di bonus mentre al lordo, più gli emolumenti dello staff, si sfiorano i 20: "L’esonero fa seguito a taluni comportamenti tenuti durante e dopo la finale di Coppa Italia che la società ha ritenuto non compatibili con i valori della Juventus e con il comportamento che deve tenere chi la rappresenta", spiega la nota ufficiale arrivata in serata. Nella lettera di esonero consegnata  dall’ad  Scanavino è stata aggiunta la contestazione disciplinare. Allegri, attraverso i suoi legali, entro cinque giorni dovrà fornire  una deduzione difensiva. Sicuramente un amaro finale.  Per gli ultimi 180 minuti di stagione, contro Bologna e Monza, è pronto Paolo Montero, tecnico dell’Under 19, che dopo essere rientrato dalla trasferta a Frosinone e aver scontato la squalifica guiderà Danilo e compagni verso la sfida al Dall’Ara. L’uruguaiano farà da traghettatore, provando a dar ealla squadra quella ’garra’ che ha messo in campo per ben nove stagioni tra il 1996 e il 2005. Un difensore arcigno diventato immediatamente un idolo della piazza. Ieri, Mentre Montero partiva da Frosinone, cominciava la lunga giornata di Allegri: in mattinata l’ultimo allenamento alla Continassa:  poi, verso le 13.30,  si è diretto alla redazione di Tuttosport, diretto da Guido Vaciago per risolvere l’incresciosa situazione che li ha riguardati e hanno definito ogni loro questione con spirito di collaborazione e senso di responsabilità. Allegri si è rammaricato per quanto accaduto mercoledì notte, spiegando che non intendeva minacciare o insultare Vaciago.   La pace è stata suggellata da una stretta di mano e dall’abbraccio con tanto di foto nella redazione del quotidian otorinese. Dopo,  per Allegri è arrivato il momento della resa dei conti con la dirigenza. A metà pomeriggio, intorno alle 16.30. Un’ora dopo, ecco il comunicato della società con la parola fine. Già nella Capitale, nell’immediato post-gara di coppa Italia, si era percepito lo strappo tra dirigenza e tecnico, quest’ultimo protagonista di sfuriate  aggressioni verbali con squalifica per due giornate e multa di cinquemila euro dal giudice sportivo. E sono proprio quelli i comportamenti ritenuti"non compatibili con i valori della Juventus e con il comportamento che deve tenere chi la rappresenta". Allegri lascia i bianconeri per la seconda volta dopo otto anni complessivi: nel primo quinquennio ha portato in bacheca cinque scudetti, quattro coppe Italia e due Supercoppe Italiane,mentre dal 2021 ad oggi ha trionfato solo nell’ultima edizione della coppa nazionale. Sono 12 i trofei totali e 420 panchine complessive, una storia lunga e appassionata,  chiusa nel peggiore dei modi, tra rabbia e polemiche. Duro il post di Rabiot, il suo pupillo: " Meritavi un addio diverso, grazie di tutto Mister e in bocca al lupo”, le parole del francese. "Un mix straordinariamente unico: superbia e umanità che si fondono continuamente durante un viaggio decennale".  Un pensiero anche da parte di Andrea Agnelli. "Grazie Max, grazie a te che hai rappresentato essere Juventus con ogni tua cellula. Fino alla fine…"  Sui social i tifosi, come sempre, si sono divisi. Hanno vinto gli Allegri out, ma in questa storia, alla fine, non ci sono vincitori. solo tanta amarezza. Oggi la dirigenza al gran completo ha incontrato la squadra alla Continassa. 

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