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Una lunga lista di nomi che trova posto tra le mura del carcere di Torino, e che difficilmente si fermerà qua. Da giugno 2023, nel giro di neanche un anno, 4 donne detenute del carcere Lorusso e Cutugno di Torino si sono suicidate. L’ultimo caso ha avuto luogo in questi giorni, riaccendendo il faro su un’emergenza sociale, che in realtà non si è mai spento. Una donna di Caltanissetta si è tolta la vita nella sezione femminile delle vallette soffocandosi con un sacchetto di plastica nella propria cella, l’avvocato difensore aveva più volte fatto istanza di scarcerazione.

Sempre tra quelle mura la scorsa estate, il periodo forse più complesso, due donne erano morte lo stesso giorno. La prima aveva 28 anni; la seconda era una donna nigeriana che lo scorso agosto si lasciò morire lentamente rifiutando acqua, cibo, cure e chiedendo insistentemente del figlio. Una terza donna si era già suicidata sempre alle vallette nel giugno dello scorso anno.


Questo è il trentaseiesimo suicidio in carcere dall’inizio dell’anno. Un numero spaventoso e a riferirlo è l’Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria che denuncia un’emergenza dilagante con anche un sovraffollamento di 16.129 detenuti in più delle capienze possibili e 7.000 unità di polizia penitenziaria in meno delle effettive esigenze richieste nelle carceri. 

 

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