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E’ passato più di un mese dallo sciopero indetto dal settore automotive a Torino, quello sciopero e quella mobilitazione che chiedevano a stellantis una risposta. Una risposta che forse arriverà, in parte almeno, durante l’incontro di lunedì 27 di tutte le sigle sindacali Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Uglm e Associazione Quadri con l’a.d. di Stellantis carlos tavares. L’incontro sarà al Centro Stile in via Plava 80 a Torino, la multinazionale ha inviato la convocazione a tutte le sigle dei metalmeccanici, precisando che durante il summit di discuterà delle prospettive future. Le cossiddette prospettive future non sembrano essere delle più rosee per il polo torinese. La cassaintegrazione per i più di 2 mila operai di Maserati e 500elettrica doveva finire il 7 maggio invece continuerà almeno fino al 3 giugno. Tutto fermo con motivazione da parte dell’azienda di un calo di ordini e di mancanza di nuovi incentivi. C’è da dire che, se nel complesso, durante il primo trimestre dell’anno la produzione in Italia negli stabilimenti Stellantis è calata di quasi il 10%, a Mirafiori i volumi si sono dimezzati, con all’attivo in totale 12.680 unità e la prospettiva di restare sotto la soglia delle 50mila unità durante il 2024.

A contribuire anche fine della produzione di Maserati Levante ma soprattutto il calo di mercato sui modelli elettrici e sulla Fiat 500 bev. E se questo è il momento dell’attesa prima dell’incontro con i vertici aziendali, è la stessa azienda a partire in contropiede con l’aggiunta di incentivi statali su automobili prodotte in Italia, nello specifico parliamo di Fiat, Alfa Romeo e Jeep.

La principale riguarda proprio la 500 elettrica con ’il social leasing by Fiat’: i primi mille clienti privati con un Isee sotto i 30.000 euro, che rottameranno un’auto vecchia, potranno guidare la vettura, per tre anni senza alcun costo. L’iniziativa si chiama ’Diamo valore al Made in Italy ed "è una conferma - commenta Stellantis - del ruolo cruciale del Paese all’interno dell’azienda. Si punta a rafforzare il profondo legame che da sempre unisce il brand e l’Italia". 

Un legame che però per molti lavoratori sembra non essere così forte, tanto che i sindacati hanno annunciato una nuova mobilitazione unitaria per Mirafiori per Il 12 giugno. "Quel giorno la presenza in corteo fu massiccia – riferiscono le sigle sindacali - ma da parte dell’azienda e delle istituzioni, benché presenti in piazza, nessun segnale è arrivato. La nuova iniziativa è stata indetta per il rilancio produttivo e occupazionale di Torino, a partire dallo stabilimento di Mirafiori. Si tratterà – continuano - di un momento di approfondimento delle tematiche relative al futuro dell’automotive sul nostro territorio, aperto ai contributi provenienti dai molti soggetti coinvolti, che si svolgerà nel cuore di Torino, sotto il municipio in piazza Palazzo di Città". 

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