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Ci sarà un nuovo processo di appello per l’ex sindaca di Torino, Chiara Appendino, per i fatti di piazza San Carlo. Lo hanno disposto i giudici di Cassazione stabilendo che dovrà essere ricalcolata l’entità della pena, riducendola. Appendino era stata condannata a 18 mesi di reclusione nel procedimento in cui si ipotizzano, a seconda delle posizioni, i reati di disastro, omicidio e lesioni tutti in forma colposa. I giudici hanno dichiarato "irrevocabile" la responsabilità penale per l’ex sindaca per tutti i capi di imputazione. Nuovo processo di appello anche per l’ex capo di gabinetto del Comune Paolo Giordana, sempre per ricalcolo della pena. Ma non è tutto: per l’esponente del M5S domani, davanti a un giudice del tribunale di Torino, comincerà un altro process. Quello per il reato di inquinamento ambientale in relazione allo smog: l’accusa, che Appendino condivide con altri amministratori, tra cui il suo predecessore Piero Fassino e l’ex presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, è di non avere preso provvedimenti adeguati. Si tratta di un’udienza predibattimentale, in cui il giudice potrebbe anche decidere, dopo un primo esame delle carte, di pronunciarsi per un proscioglimento immediato.