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La procura di Verbania ha fatto richiesta di sentenza di proscioglimento nei confronti di Anton Seeber, presidente di Leitner, la società altoatesina incaricata della manutenzione dell’impianto funiviario del Mottarone.
Le deleghe societarie affidate a Seeber, secondo la procura, non comprendevano gli impianti a fune. Il procuratore Olimpia Bossi e il pm Laura Carrera, al termine di una udienza nella quale hanno parlato per circa tre ore, hanno invece ribadito la richiesta di rinvio a giudizio per gli altri cinque imputati.
Nel corso dell’udienza preliminare Gabriele Tadini, il capo servizio della funivia del Mottarone tra gli imputati per l’incidente del 23 maggio 2021 nel quale morirono 14 persone, ha chiesto il patteggiamento, ma la procura non ha dato il proprio consenso ritenendo la pena proposta non congrua. È quanto filtra dall’aula del tribunale di Verbania dove hanno parlato il procuratore capo Olimpia Bossi e la pm Laura Carrera.
Nelle ore immediatamente successive all’incidente, Tadini ammise di aver messo i ’forchettoni’, cioè i ceppi che bloccano i freni di emergenza, sulla cabina poi precipitata. La proposta di patteggiamento è stata avanzata dal difensore di Tadini, l’avvocato Marcello Perillo, in apertura dell’udienza. In aula, davanti al gup Rosa Maria Fornelli, è stato poi proiettato il video registrato dalle telecamere dell’impianto che ritrae il momento in cui la cabina numero 3, anziché fermarsi alla stazione di vetta al Mottarone, torna indietro e precipita al suolo. Nelle scorse ore ha parlato la procura.
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