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Sorridente, abbronzato con tanto di camicia rosa.  È sbarcato ieri sera all’aereoporto della Malpensa, scortato dalle forze dell’ordine e accompagnato dal team manager, per poi dirigersi direttamente alla Continassa e dare ufficialmente il via a una nuova e stimolante avventura da allenatore. Stamattina le visite mediche al JMedical e poi subito al lavoro. Con l’arrivo di Thiago Motta a Torino,  comincia  la nuova era della Juventus, che volta definitivamente pagina dopo il Massimiliano Allegri bis. Il progetto del club non solo sta prendendo forma, ma è diventato realtà. Thiago Motta era stato annunciato ufficialmente lo scorso 12 giugno dopo un lungo corteggiamento. Alla fine, il direttore sportivo Cristiano Giuntoli è riuscito a convincere il tecnico  italo-brasiliano, autore del miracolo Bologna con la storica qualificazione in Champions League dei rossoblù. E per prendere confidenza con la  nuova città e con la Continassa che diventerà il suo quartier generale, Motta ha deciso di arrivare a Torino qualche giorno prima del raduno, in programma mercoledì. Con Thiago Motta ci sarà uno staff collaudato: dal vice Alexandre Hugeux, che cura  a parte tattica, a Simon Colinet, considerato il guru della preparazione atletica. A Torino anche il cognato di Thiago Motta, Flavio Francisco Garcia, che insieme con Alessandro Colasante forma il tandem dei match-analyst. I preparatori dei portieri, poi, saranno il francese Alfred Dossou Yovo e l’argentino Iago Lozano. Azzerato completamente il vecchio staff ,  Claudio Filippi è diventato responsabile dell’area portieri del club dopo 14 anni in prima squadra, mentre Magnanelli è pronto a guidare la Primavera in coppia con Padoin. Il primo atto della nuova Juve è già andato in scena. 

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