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“La morte di un altro lavoratore ci impone di compiere un esame di coscienza collettivo, se il benessere di cui godiamo non sia spesso pagato soprattutto dai fragili: le persone valgono immensamente più del denaro, molto più delle cose materiali e credo che su questo punto abbiamo tutti l’urgente dovere di vigilare”, è il commento del cardinale di Torino monsignor Repole in relazione all’incidente mortale avvenuto a Torino Esposizioni e costato la vita a un operaio di 41 anni Andy Mwachoko, di origini nigeriane. L’uomo, dalle prime ricostruzioni, parrebbe che, durante lo svolgimento di ordinarie procedure di lavoro si sia trovato accidentalmente sulla traiettoria di un supporto di un carico di materiali che ha improvvisamente ceduto colpendolo direttamente. Lo rende noto la Cobar, l’azienda per cui lavorava.
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