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In un’azienda non può di certo mai mancare l’ufficio delle public relations, che si occupa di gestire e organizzare la fitta rete di relazioni, strutturate e durature, tra l’azienda (o il brand) e il pubblico di riferimento. L’addetto alle public relations, generalmente, si occupa di avere e mantenere relazioni esterne con i media, con gli stakeholders e con i social, o di gestire eventuali episodi di crisi aziendali o reputazionali.
Tradizionalmente, la relazione con i media si basa sul redigere e fornire dei comunicati stampa, organizzare interviste o conferenze stampa, con l’obiettivo di generare un aumento di brand awareness (la visibilità del brand) e di migliorare la brand reputation aziendale. Un circuito positivo dove sia il brand che il pubblico di riferimento sono soddisfatti e vincenti.
Il digital PR, invece, coltiva queste relazioni, promuovendo e sponsorizzando il brand attraverso i canali digitali. È uno step successivo e leggermente più complesso, sicuramente più strutturato, perché richiede delle vere e proprie azioni strategiche per migliorare o aumentare la presenza dello stesso sul web e il rapporto con la sua clientela, sempre online. È, in sostanza, una evoluzione e ampliamento della sfera d’azione delle PR classiche.
Anche in questo caso, chi si occupa di digital PR avrà il compito di scrivere i comunicati stampa e comunicati generici, oltre a occuparsi di prendere (e mantenere) i contatti con blogger, influencer, stakeholders vari. Inoltre, un altro aspetto da non tralasciare è l’osservazione e la cura della comunicazione social per "misurare" il sentiment esterno dell’azienda o del brand online.
Sul web poi, si sa, non è difficile incappare in "incidenti" di percorso e commettere errori di comunicazione, che possono portare anche a gravi conseguenze in termini di reputazione e credibilità del brand. Di conseguenza, un aspetto importantissimo di cui il digital PR dovrà occuparsi è quello relativo a eventuali episodi di crisis management, sui social specialmente: essi, infatti, fanno da amplificatore ai messaggi e ai contenuti, perché viaggiano in maniera più rapida e immediata. La tempestività di azione, dunque, sarà fondamentale per il Digital PR Specialist.
Il Digital PR Specialist, colui che si occupa di digital PR, generalmente ha una formazione maturata nel campo del marketing, ma sempre più spesso sono molti i laureati in ambito umanistico a intraprendere questa carriera; il motivo è presto detto: la conoscenza della scrittura e dell’editing deve essere solida e alta, meglio se accompagnata a una approfondita conoscenza dell’ambito della comunicazione, specie se digitale, per conoscere in maniera approfondita il web, il suo funzionamento e le sue dinamiche.
In sostanza, il compito del digital PR è quello di mediare tra l’azienda e il pubblico, attraverso la creazione di un legame, ma soprattutto di un valore che valga per entrambe le parti, al fine di aumentare e migliorare la brand awareness e reputation. Per questo motivo si parla di comunicazione strategica, perché le relazioni che vengono a crearsi con il target di riferimento sono costruttive e dal rinforzo positivo. Avendo a che fare con il web e, più in generale con il mondo digitale, il digital PR deve anche occuparsi dell’ottimizzazione in chiave SEO dei contenuti prodotti, tanto che esiste una branca specifica – la SEO digital PR – che si occupa sostanzialmente di migliorare la presenza del brand sui motori di ricerca, tenere sotto controllo l’audit di riferimento e le discussioni online.
In definitiva, Digital PR non ci si improvvisa: è una figura con una formazione solida e dalle competenze trasversali, ormai di fondamentale importanza per qualsiasi azienda.
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