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Diverse sono le vittime che purtroppo la montagna ci sta restituendo quest’estate. Nel weekend un volo di cinquanta metri tra le rocce è stato fatale per un escursionista di 30 anni salito sulla Colma del Mombarone, vetta nel territorio comunale di Donato a confine tra la provincia di Biella e il Canavese. Sul posto è intervenuto il Soccorso alpino.
Il 30enne è precipitato nella prima parte del sentiero in discesa dallo rifugio del Mombarone. L’escursionista sarebbe stato tradito dalla nebbia si trovava al rifugio con un gruppo di amici, si era separato dai compagni e aveva iniziato la discesa in autonomia. Più tardi, i compagni lo hanno cercato al telefonino per verificare il suo arrivo a valle senza però ricevere risposta. A trovarlo a 200 metri a valle il gestore dello stesso rifugio. “Una tragedia difficile da spiegare. - scrivono sulla pagina Facebook i tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico del Piemonte - In questi casi usiamo il termine fatalità”.
E ironia della sorte, lo stesso rifugio del Mombarone è stato protagonista di una vicenda di cronaca accaduta proprio qualche giorno fa: quando una ragazzina è stata salvata da uno choc anafilattico grazie alla presenza casuale di un’infermiera volontaria del Soccorso Alpino. La giovane si era sentita male dopo aver probabilmente mangiato del cibo contenente arachidi, a cui era allergica. A intervenire oltre l’infermiera anche il gestore, anche lui tecnico del soccorso, e l’arrivo dell’eliambulanza che hanno fatto in modo di evitare il peggio, la ragazza è infatti arrivata in ospedale in condizioni critiche ma non in pericolo di vita.
Non è finito allo stesso modo invece, l’intervento che la scorsa settimana nel cuneese, in Valle Gesso, sulla Cima di Nasta ha salvato in elisoccorso una donna che aveva avuto un incidente in cordata scalando lungo lo spigolo Vernet. La donna è stata recuperata con un infortunio di lieve entità, ma purtroppo il suo compagno è morto a causa dei traumi riportati nella caduta. Era un 34enne di Empoli, una scalatore esperto che però non ce l’ha fatta ed è morto davanti alla sua fidanzata. Il personale sanitario ha tentato la rianimazione cardiopolmonare, ma il medico non ha potuto far altro che constatare il decesso del giovane.