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Questa mattina a Torino, in piazza San Carlo, si è sfiorato un dramma durante un’esibizione per il Salone dell’Auto. Una Lancia Delta da rally, guidata da una pilota, ha perso il controllo e, dopo aver urtato a bassa velocità le transenne del circuito, è finita sulla folla di spettatori.

L’incidente, avvenuto intorno alle 12.30, ha coinvolto dodici persone. Il luogo è lo stesso in cui, il 3 giugno 2017, durante la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid, oltre 1.600 tifosi rimasero feriti nella calca; in quell’occasione, una donna perse la vita immediatamente, mentre un’altra morì 18 mesi dopo per le conseguenze riportate.

 Questa volta sei persone, tra cui tre donne e tre uomini, sono state trasportate all’ospedale Mauriziano, due bambini al Maria Vittoria e una donna al CTO.

Il ferito più grave ha riportato un trauma genitale e necessita di un intervento chirurgico, mentre una giovane di 23 anni, ricoverata al Centro Traumatologico Ortopedico, ha subito una frattura alla gamba sinistra. Altri contusi sono stati medicati sul posto dai sanitari della Croce Rossa e della Croce Verde, giunti rapidamente sul luogo dell’incidente.

L’organizzazione del Salone dell’Auto di Torino ha rilasciato una dichiarazione sull’accaduto: "Durante la parata di domenica 15 settembre, una delle auto impegnate nella sfilata ha perso il controllo, urtando a bassa velocità le transenne del circuito in piazza San Carlo. Sono 12 le persone del pubblico coinvolte: uno spettatore ha riportato ferite lacero contuse ed è stato trasportato in codice giallo all’ospedale Mauriziano."

L’auto è stata sequestrata e la polizia locale ha avviato le indagini per chiarire la dinamica dell’incidente.

Commenta l’assessore regionale Tronzano: "Siamo vicini alle persone contuse e dispiaciuti per quanto loro accaduto. È doveroso ringraziare i soccorsi che sono tempestivamente intervenuti. Sappiamo che la polizia locale ha avviato un’indagine per capire le eventuali responsabilità del pilota.Non userei questi fatti per puntare il dito contro l’organizzazione di un evento che dà lustro e forza alla città dell’auto in un momento difficile. Per questo mi sembrano oggettivamente premature le dichiarazioni che ho letto."

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