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Un uomo di 44 anni residente a Domodossola è stato arrestato dai carabinieri per maltrattamenti in famiglia e violazione del provvedimento di allontanamento dalla casa familiare. Appena venti minuti dopo la notifica del divieto di avvicinarsi all’abitazione, a seguito di una violenta lite domestica in cui aveva aggredito la moglie, l’uomo si è ripresentato nel condominio, violando la misura cautelare imposta dal magistrato.
I fatti sono avvenuti nella serata di ieri, quando i carabinieri sono intervenuti in seguito a diverse segnalazioni di urla provenienti da un appartamento. Arrivati sul posto, i militari hanno trovato il figlio della coppia sulle scale del condominio. Il ragazzo ha raccontato di aver cercato di difendere la madre dall’aggressione del padre, arrivando a colpirlo con un oggetto di ferro nel tentativo di fermarlo.
All’interno dell’appartamento, i carabinieri hanno trovato la donna a terra, con il marito sopra di lei che le stringeva le mani al collo. Intervenuti immediatamente, i militari sono riusciti a liberare la donna e a fermare l’aggressore. La donna, visibilmente scossa, ha riferito di essere stata vittima di violenze fisiche e psicologiche per anni, mai denunciate per paura di ritorsioni contro i figli. La situazione era resa ancora più difficile dallo stato di tossicodipendenza del marito e dalla sua costante necessità di denaro. Dopo aver dilapidato il patrimonio di famiglia, l’uomo avrebbe iniziato a pretendere lo stipendio della moglie, ricorrendo a minacce e violenza.
Intorno alle 2 di notte, i carabinieri hanno notificato all’uomo il provvedimento di allontanamento dalla casa familiare, disposto dal magistrato di turno, e lo hanno lasciato libero con la condizione di non avvicinarsi alla donna. Tuttavia, meno di mezz’ora dopo, l’uomo è stato sorpreso nuovamente nei pressi dell’abitazione. I militari lo hanno trovato nascosto nel solaio vicino all’appartamento, in evidente violazione del divieto appena notificato.
A quel punto, per il 44enne sono scattate le manette e ha trascorso la notte in caserma in attesa della convalida dell’arresto.