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Un agente di polizia penitenziaria è rimasto ferito nel carcere di Cuneo dopo essere stato colpito da una pesante porta lanciata da un detenuto. L’incidente è avvenuto mentre il detenuto, in attesa di essere autorizzato a recarsi nel cortile dei passeggi insieme agli altri reclusi, ha scagliato la porta contro l’agente, che stava occupandosi delle pratiche amministrative. Il poliziotto è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale cittadino per ricevere le cure necessarie.

Vicente Santilli, segretario regionale del sindacato di polizia penitenziaria Sappe, ha commentato l’accaduto sottolineando come questo episodio riporti in evidenza le difficoltà che affliggono il sistema penitenziario piemontese. Il segretario generale del sindacato, Donato Capece, ha espresso la sua solidarietà al collega ferito, evidenziando tuttavia un sentimento di amarezza. Capece ha sottolineato come, per il poliziotto penitenziario, le uniche attestazioni di vicinanza e solidarietà saranno probabilmente quelle provenienti dal sindacato Sappe, come avvenuto per la maggior parte dei casi simili nel passato recente.

Nel suo intervento, Capece ha ricordato che nel 2023 si sono verificati 1.760 casi di violenza ai danni dei Baschi Azzurri da parte dei detenuti, a cui si aggiungono i 1.700 agenti aggrediti nei primi mesi del 2024. Nonostante la gravità della situazione, il segretario generale ha evidenziato come spesso gli episodi di violenza nei confronti degli agenti di polizia penitenziaria non ricevano la stessa attenzione da parte delle istituzioni rispetto ad analoghi casi che coinvolgono altre forze dell’ordine. Capece ha menzionato specificamente la mancanza di reazioni da parte di diverse autorità e rappresentanti politici, tra cui i presidenti di Camera e Senato, il Ministro della Giustizia, e altri alti funzionari del sistema giudiziario e penitenziario.

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