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  L’operazione, denominata ’Sorriso amaro’, ha portato la guardia di finanza di Torino, coordinata dalla Procura, alla scoperta di tre falsi dentisti che gestivano quattro studi odontoiatrici nel capoluogo piemontese.

  I falsi professionisti erano privi di titolo di studio e non erano in possesso di autorizzazioni per l’esercizio della professione medica. Le indagini, svolte dai finanzieri del 1° Nucleo Operativo Metropolitano, reparto guidato dal capitano Elisa Viterale, avevano già consentito, nello scorso aprile, di individuare e chiudere tre studi dentistici, che erano stati aperti in diversi quartieri del capoluogo piemontese, dove operavano gli indagati in collaborazione tra loro.

  Grazie tariffe vantaggiose, erano riusciti a garantirsi competitività e attrattiva sul mercato. Uno degli indagati, nonostante il primo sequestro, aveva mantenuto i suoi clienti e riorganizzato l’attività sotto forma di società di capitali a lui intestata. Una sorta di clinica poliambulatoriale dotata di un direttore sanitario ma proseguendo, di fatto e autonomamente, il solo illecito esercizio della professione odontoiatrica.

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