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Un cranio umano è stato ritrovato lungo un sentiero di montagna in alta valle dei Bagni di Craveggia, nel Verbano-Cusio-Ossola, durante una perlustrazione di routine effettuata dagli agenti della Polizia provinciale, impegnati nel controllo dell’attività venatoria. Inizialmente scambiato per i resti di un animale selvatico, il teschio si è poi rivelato appartenere a una persona.

Il recupero dei resti è avvenuto grazie a un’operazione congiunta tra il Soccorso Alpino e Speleologico, la Polizia provinciale e i finanzieri del Soccorso Alpino, coordinati dal sostituto procuratore della Repubblica di Verbania, Nicola Mezzina. Il cranio è stato sequestrato e trasferito all’obitorio di Verbania, dove verranno effettuati ulteriori accertamenti tecnici per chiarirne l’origine e l’identità.

Al momento, non è stato trovato alcun indizio che possa facilitare l’identificazione, come indumenti o zaini, e l’identità della persona resta sconosciuta. Gli inquirenti hanno previsto un ulteriore sopralluogo nella zona nei prossimi giorni, per cercare altri resti o elementi utili alle indagini.

Le autorità italiane stanno collaborando con la polizia svizzera per ampliare il raggio delle indagini, e nessuna ipotesi è esclusa. Nei prossimi giorni verrà effettuato l’esame del DNA sui resti ritrovati, nel tentativo di dare un’identità alla vittima e fare luce su questo mistero.









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