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  Si è concluso con un falò e con tre bandiere di Israele date alle fiamme a Torino il corteo pro-Palestina che ha attraversato il centro della città. Nonostante le prescrizioni della questura del capoluogo piemontese che aveva ordinato ai comitati organizzativi di svolgere le manifestazioni in data diversa dal 7 ottobre ed esclusivamente in forma statica, oltre un migliaio di attivisti, tra di loro antagonisti, sono arrivati in piazza Vittorio Veneto.

  Il corteo era partito da piazza Castello. Sono stati accesi dei fumogeni. Alcuni petardi sono stati lanciati contro i reparti mobili della polizia schierati nelle vie adiacenti e davanti alla sede Rai. Nell’occasione, degli agenti di polizia sono rimasti feriti. In duecento, di cui molti studenti, erano partiti in corteo dal Campus universitario Einaudi, per puoi muoversi verso la piazza del centro cittadino. In piazza Vittorio Veneto è stato acceso il falò e sono state bruciate le bandiere e una foto del capo di stato israeliano Benjamin Netanyahu. I manifestanti hanno tirato delle uova contro i giornalisti e un operatore di Mediaset è stato colpito a un occhio ed è stato soccorso dalla polizia. I manifestanti hanno poi improvvisato una danza in cerchio, sventolando le bandiere della Palestina e del Libano.

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