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"Future soppressioni di posti di lavoro in casa Stellantis? Non scarto nulla", a pronunciare queste parole l’Ad di Stellantis Carlos Tavares. Parole che era inevitabile provocassero una reazione anche non troppo pacata. Una situazione in cui sembra di camminare sul filo di un rasoio e ad passo sembra si rischi di cadere. A scatenare le reazioni le parole di Tavares, intervistato dall’emittente Rtl nell’ambito del Mondial de l’Auto, il Salone dell’auto di Parigi, che si è aperto nella capitale francese.
Dopo aver semi-rassicurato il comparto anticipando la produzione della 500 ibrida di Mirafiori al 2025, l’Ad dell’azienda ha di nuovo creato scompiglio, per poi specificare che comunque il taglio dei posti di lavoro non è in questo momento al centro della riflessione strategica, "al centro della nostra strategia - ha riferito - c’è la qualità dei prodotti, l’innovazione e la dimensione accessibile della mobilità e che i nostri clienti siano felici".
Mirafiori è lo stabilimento più in difficoltà con un blocco della produzione e cassa integrazione almeno fino al 10 novembre, e queste parole non possono che creare nuove preoccupazioni nel settore. Dure le reazioni politiche che si stanno susseguendo in queste ore. All’attacco la Lega che in una nota commenta: "Le ennesime, sconcertanti, dichiarazioni di Tavares su possibili licenziamenti rendono ancora più urgente e attuale l’operazione verità sui miliardi pubblici incassati da Stellantis. Si tratta di fiumi di denaro che - per le decisioni del gruppo - hanno prodotto utili per i manager, investimenti all’estero e tagli dolorosi in Italia. È uno scandalo che faremo emergere in tutta la sua grandezza". Già negli scorsi giorni il vicepremier Matteo Salvini si era pronunciato duramente contro Tavares dopo l’audizione in Parlamento, "Dovrebbe scusa ai lavoratori per aver mal amministrato l’azienda", aveva detto Salvini.
Dice la sua anche il senatore Carlo Calenda, leader di Azione: “Tavares non esclude niente e non dice niente, intanto quello che vediamo è un crollo produttivo, un crollo occupazionale, modelli italiani che vengono fatti all’estero".
Duro anche il commento del presidente del M5s Giuseppe Conte che sui social critica la famiglia Elkann, non ci servono commissari liquidatori, vengano a rispondere in Parlamento. Hanno avuto prestiti bancari garantiti dall’Italia nella fase più dura della pandemia e avevano dato garanzie su stabilimenti e occupazione: ora devono renderne conto alle istituzioni. Sempre in Francia Tavares ha confermato di onorare in modo iperprofessionale l’impegno con Stellantis di cinque anni fino alla fine del contratto, ovvero a inizio 2026. Clima che più caldo non si potrebbe avere prima del giorno X, lo sciopero generale unitario che bloccherà il settore dell’automotive, indetto da Fim, Fiom E Uilm con manifestazione a Roma che si concluderà in piazza del Popolo. E in piazza ci sarà anche e soprattutto Torino, e ci sarà Mirafiori.