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Da tre anni, Alessandro S., 38 anni, si batte per il rispetto della legalità nella cosiddetta "palazzina dello spaccio" di corso Regina Margherita 162 a Torino, diventata tristemente famosa nelle cronache locali. Oggi, Alessandro è la ’persona offesa’ in un processo per lesioni gravi, dove cinque persone sono imputate per averlo aggredito nell’ottobre del 2021 durante un’assemblea di condominio. Alla fine dell’udienza preliminare è stata confermata la citazione a giudizio, e la causa prenderà il via a dicembre. Alessandro, proprietario di un appartamento nello stabile, si è costituito parte civile, assistito dall’avvocato Vittoria Poddighe.

L’attenzione mediatica sulla palazzina era esplosa il 9 ottobre 2021, quando una ventina di condomini aggredirono gli agenti di polizia durante l’arresto di uno spacciatore. Tuttavia, l’episodio che riguarda Alessandro si era verificato pochi giorni prima, il 4 ottobre, e non era legato allo spaccio, ma piuttosto alla decisione sua e di altri inquilini di cambiare l’amministratore del condominio. La situazione nello stabile è sempre stata complicata, e il 12 ottobre 2023, dopo numerose denunce e segnalazioni, un intervento della polizia, alla presenza del sindaco Stefano Lo Russo, ha portato alla scoperta di occupazioni abusive, allacciamenti illegali alla rete elettrica e altre situazioni di degrado e inagibilità.

Dopo l’aggressione, Alessandro ha deciso di trasferirsi altrove, pur mantenendo la proprietà dell’appartamento. Tuttavia, gli affittuari che vi si stabiliscono tendono a non rimanere a lungo, data la situazione difficile.

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