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Il ministero del Turismo ha stanziato con decreto, 15 milioni di euro per le imprese turistiche e ricettive e ristorazione, danneggiate dall’alluvione che ha colpito la Valle d’Aosta e il Piemonte lo scorso fine giugno. I danni maggiori a Cogne e Cervinia che hanno subito, a causa della chiusura forzata delle aziende un calo del fatturato, vista l’assenza forzata dei turisti. "I soggetti destinatari – ha comunica to il ministero - sono quegli operatori turistici che svolgono le seguenti attività: attività turistiche e ricettive; impianti di risalita e di innevamento artificiale; stabilimenti termali; noleggio attrezzature sportive invernali; agenzie di viaggio e tour operator; scuole di alpinismo; scuole di sci; parchi tematici e parchi di divertimento; agriturismi; ristorazione; trasporto di viaggiatori mediante noleggio di autobus con conducente; settore fieristico".Le aziende interessate al contributo dovranno aver subito danni materiali alle attività prettamente turistiche e ricettive quale conseguenza diretta degli eventi alluvionali (ove non coperti da polizza assicurativa o da contributo pubblico volto a ristorare il danno subito) .Oppure devono aver subito, nel periodo compreso tra il 1* luglio 2024 e il 31 agosto 2024 rispetto all’analogo periodo del 2023, una riduzione almeno pari al 30% dell’utile al lordo di interessi, imposte e tasse, costi di ammortamento e costi del lavoro. Il ministero comunica che sul proprio sito si potrà presentare l’istanza di accesso “esclusivamente attraverso la compilazione del format digitale accessibile dal link che verrà pubblicato sul sito web istituzionale del dicastero. La domanda potrà essere presentata entro e non oltre il decimo giorno successivo alla pubblicazione del collegamento per l’accesso allo sportello telematico". Sui 15 milioni di euro di ristori ministeriali per le imprese turistiche valdostane e piemontesi danneggiate dall'alluvione del giugno scorso è intervenuto criticamente il presidente dell' Associazione degli albergatori e imprese turistiche della Valle d'Aosta (Adava), Luigi Fosson che ha detto “La necessità di produrre entro 10 giorni dalla pubblicazione della piattaforma per la presentazione delle domande, una perizia asseverata da parte di un revisore contabile che attesti la riduzione dell'utile, rendono di fatto inaccessibile l'agevolazione alla maggior parte delle imprese coinvolte. E' infatti sostanzialmente impossibile, in così pochi giorni, riuscire ad elaborare un vero e proprio bilancio sui due soli singoli mesi".