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Nella notte tra il 3 e il 4 novembre scorsi, una guardia giurata di 36 anni, Francesco Capodiferro, è intervenuta per salvare un medico da un’aggressione al pronto soccorso dell’ospedale Maggiore di Novara. Durante un episodio di violenza, un paziente ha divelto un distributore di gel disinfettante e lo ha scagliato contro i due medici in servizio. Capodiferro è prontamente intervenuto, parando un pugno che era diretto a uno dei dottori e riuscendo a calmare l’aggressore, un trentenne straniero con problemi psichici, conducendolo all’esterno in attesa dell’arrivo della polizia. Durante la colluttazione sono stati danneggiati vetri, arredi e apparecchiature informatiche.
Per il coraggio dimostrato, Capodiferro sarà premiato con un encomio e un riconoscimento economico dalla Civis, l’azienda di vigilanza per cui lavora. Non è la prima volta che la guardia si distingue per atti di coraggio: già il 31 gennaio di quest’anno aveva sventato un’altra aggressione nei confronti dei medici del pronto soccorso, ricevendo un encomio.
La notizia ha suscitato una reazione da parte dei sindacati. La Cisl ha diffuso un comunicato per chiedere maggiori misure di sicurezza negli ospedali, proponendo la presenza di due guardie giurate nell’area del Dipartimento di Emergenza e Accettazione (Dea). Anche l’Ugl è intervenuta, sottolineando il premio a Capodiferro e annunciando che il nuovo appalto per la sicurezza ospedaliera prevede un rafforzamento della vigilanza all’interno della struttura.