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Un gruppo di attivisti pro Palestina ha fatto irruzione oggi nella sede di Leonardo Spa a Torino, in corso Francia, nella periferia cittadina. Gli attivisti hanno dichiarato di aver organizzato questa azione per protestare contro quella che definiscono "la complicità dell’azienda nel genocidio in corso a Gaza perpetrato dallo stato di Israele contro il popolo palestinese". In un video diffuso online, i manifestanti hanno mostrato le immagini dell’incursione e spiegato le motivazioni alla base dell’iniziativa.

Secondo quanto riportato dagli attivisti, Leonardo Spa, pur operando ufficialmente nel settore della difesa, avrebbe da oltre un anno intrattenuto rapporti di collaborazione con l’esercito israeliano. Tale supporto includerebbe assistenza tecnica a distanza, riparazioni e fornitura di pezzi di ricambio per i velivoli di addestramento della Israeli Air Force. Inoltre, gli attivisti accusano l’azienda italiana di aver fornito sistemi per bulldozer blindati Caterpillar Do, mezzi che, stando alle affermazioni del gruppo, verrebbero utilizzati per demolire abitazioni palestinesi nei territori occupati.

L’azione ha riacceso il dibattito sul ruolo delle aziende della difesa italiane e sulle loro forniture militari, specialmente riguardo al coinvolgimento in scenari di conflitto internazionale e al rispetto delle normative che regolano la vendita di armi e attrezzature a paesi coinvolti in conflitti attivi.

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