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Il giudice di pace di Torino, Rossella D’Addato, ha annullato la multa inflitta nell’aprile del 2020 a un senzatetto, fermato dalle forze dell’ordine in un parco durante il primo lockdown dovuto alla pandemia di Covid-19. La decisione, resa nota dall’associazione Avvocato di strada di Bologna, che ha fornito assistenza legale all’uomo, è arrivata lo scorso 12 novembre 2023.

Il ricorso, curato dall’avvocato Andrea Giovetti, si basava sulla condizione di estrema precarietà dell’uomo, che all’epoca non disponeva di una soluzione abitativa stabile. Il senzatetto trascorreva le notti in un dormitorio fuori città, chiuso però dalle 9 del mattino alle 18. Con le restrizioni di movimento imposte dalle norme anti-Covid, l’uomo era costretto a stazionare in un giardino durante il giorno, non avendo altro luogo dove recarsi.

La multa, pari a 400 euro più nove di spese, è stata ritenuta dal giudice non applicabile poiché la condotta contestata era “inesigibile” date le condizioni dell’uomo. Il giudice di pace Rossella D’Addato, che ha ritenuto la condotta contestata "inesigibile" alla luce delle condizioni di vita dell’uomo. La decisione fa riferimento a una sanzione amministrativa notificata il 9 novembre 2023 a un uomo senza fissa dimora.


Nella motivazione, il giudice ha evidenziato che il ricorrente aveva dimostrato, tramite documenti non contestati, di vivere come ospite nei dormitori pubblici destinati a chi si trova in strada. Queste strutture forniscono rifugio solo nelle ore notturne, lasciando gli ospiti senza alternative per il resto della giornata. In mancanza di una soluzione abitativa, il comportamento contestato non poteva essere evitato dall’uomo, escludendo quindi la presenza dell’elemento soggettivo richiesto per giustificare la multa.
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