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Condizioni di lavoro degradanti, sorveglianza continua e assenza di diritti fondamentali. È quanto hanno scoperto i carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro di Biella e della stazione di Andorno Micca, che hanno denunciato una cittadina cinese per aver sottoposto a sfruttamento lavorativo due suoi connazionali impiegati in un cantiere edile in condizioni irregolari.
I due operai erano costretti a lavorare senza un regolare contratto, con retribuzioni del tutto inadeguate rispetto alla quantità e qualità del lavoro svolto. Le indagini hanno messo in luce gravi violazioni delle norme su orari, riposi e diritti lavorativi, oltre a una totale mancanza di sicurezza e igiene sul luogo di lavoro.
Le condizioni alloggiative erano altrettanto precarie: i lavoratori erano costretti a dormire all’interno del cantiere stesso, in spazi privi di qualsiasi requisito igienico-sanitario e di sicurezza. La situazione ha portato i carabinieri a sospendere l’attività del cantiere per le gravi irregolarità riscontrate.
Oltre alla denuncia, alla donna sono state comminate sanzioni amministrative e ammende per un totale di oltre 64mila euro. Il caso sottolinea ancora una volta l’importanza di vigilare sul rispetto delle normative in materia di lavoro, sicurezza e dignità dei lavoratori.