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  È di 2 morti, 3 dispersi e 9 feriti il bilancio provvisorio dell’esplosione nell’area di carico del deposito di carburanti dell’Eni a Calenzano, vicino Firenze. Due dei feriti sono molto gravi. È stato identificato il corpo di una delle persone morte nell’esplosione. La vittima farebbe parte della lista delle cinque persone che mancano all’appello, due morti e tre dispersi, tutti operai che stavano guidando le autocisterne. Nella lista ci sono un operaio originario di Catania di 57 anni, un operaio di Napoli di 62 anni, un operaio originario della provincia di Novara di 49 anni, un operaio nato in Germania ma italiano di 45 anni e un operaio di Matera di 45 anni. In prefettura riunito il Centro di coordinamento dei soccorsi. Il Comune ha invitato i cittadini a tenere chiuse le finestre nel raggio di 5 chilometri e a non avvicinarsi alla zona dell’esplosione, dove si è alzata un’altissima colonna di fumo nero e sono state distribuite mascherine. Paura anche nelle aziende vicine, dove l’esplosione è stata udita ’forte come fosse una bomba’. ’Domate le fiamme, si tratta di accertare i rischi di inquinamento’, ha detto il presidente della Regione Toscana Giani, secondo il quale, a oltre 5 ore dallo scoppio, la situazione è sotto controllo. Il procuratore capo di Prato ha annunciato l’apertura di un ’procedimento penale per appurare eventuali responsabilità’.

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