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Momenti di tensione durante il corteo che si è svolto a Torino per Ramy Elgaml, il 19enne morto lo scorso 24 novembre. Un gruppo di autonomi ha lanciato delle bombe carta contro un commissariato di polizia e uova con vernice. Le forze dell’ordine hanno chiuso le vie che portano verso il centro cittadino e sono stati lanciati contro di loro bottiglie di vetro. La manifestazione a cui partecipano centinaia di persone è stata organizzata dal Collettivo universitario autonomo, vicino all’area antagonista dei centri sociali. Lacrimogeni sono stati utilizzati in piazza Carlo Emanuele II a Torino per disperdere gli antagonisti che hanno manifestato per Ramy Elgaml. I manifestanti hanno tentato di raggiungere la caserma del carabinieri ’Bergia’, nel centro del capoluogo piemontese e hanno lanciato bombe carta, petardi, fumogeni e bottiglie contro i militari dell’Arma schierati a protezione dell’edificio. Il corteo per Ramy a Torino si è poi diretto verso via Po e si è concluso in piazza Vittorio Veneto, dove i manifestanti hanno annunciato nuove "iniziative di lotta per chiedere giustizia". Non si sono registrati ulteriori momenti di tensioni. "Quanto accaduto è intollerabile: la violenza è da condannare, sempre, e non ha nulla a che vedere con il diritto di manifestare pacificamente. Confidiamo che venga fatta chiarezza sulla terribile morte del giovane Ramy. Piena solidarietà e vicinanza vanno al personale delle forze dell’ordine coinvolte negli scontri". Così in una nota il sindaco di Torino Stefano Lo Russo sulle tensioni al corteo.

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