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Un grave episodio di violenza si è verificato nel carcere di Biella, dove alcuni agenti della polizia penitenziaria sono stati aggrediti da detenuti. La denuncia arriva dal sindacato di categoria Sappe, che ha fornito dettagli sull’accaduto.
"L’aggressione si è verificata dopo il pranzo, durante il trasferimento dei detenuti verso i cortili. Alcuni di loro hanno protestato verbalmente contro il personale, lamentando ingiustamente la mancata apertura delle celle nella mattinata", ha spiegato Vincente Santilli, segretario del Sappe Piemonte.
Le tensioni sono rapidamente degenerate quando un gruppo di detenuti ha aggredito gli agenti con calci, pugni e spintoni. Gli agenti, in inferiorità numerica, sono stati costretti a ritirarsi e a chiudere i cancelli di sicurezza per proteggersi.
"È stato necessario avviare lunghe trattative per riportare la calma", ha aggiunto Santilli, sottolineando che gli aggressori hanno tentato di fomentare l’intera sezione detentiva, incitando alla rivolta. Solo in serata, grazie a un intenso lavoro di mediazione, la situazione è tornata sotto controllo e i detenuti sono rientrati nelle proprie celle.
Tre agenti coinvolti nell’aggressione hanno riportato ferite che richiederanno una prognosi di 14 giorni, salvo complicazioni. L’episodio riaccende i riflettori sulle difficili condizioni di lavoro della polizia penitenziaria e sulle criticità del sistema carcerario.