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Un anno, quattro mesi e dieci giorni di reclusione: questa è la nuova pena richiesta dalla procura generale per Chiara Appendino, ex sindaca di Torino e attuale parlamentare del Movimento 5 Stelle, in relazione ai tragici eventi di piazza San Carlo. La proposta è stata avanzata oggi, durante l’apertura del processo d’appello bis, dopo che la Cassazione aveva stabilito la necessità di rivedere la condanna iniziale di 18 mesi.
La Corte di Cassazione aveva confermato la responsabilità penale della Appendino, ma aveva ordinato un nuovo giudizio per ridurre la pena, tenendo conto delle remissioni di querela avvenute nel frattempo.
I fatti risalgono al 3 giugno 2017, quando una serie di ondate di panico si scatenò tra le migliaia di persone radunate in piazza San Carlo per seguire su un maxischermo la finale di Champions League tra Juventus e Real Madrid. L’incidente provocò oltre 1.600 feriti, mentre due donne persero la vita in seguito alle gravi conseguenze riportate. Il processo si concentra sulle carenze nell’organizzazione e nella gestione dell’evento.
Anche per Paolo Giordana, ex capo di gabinetto della sindaca, e Maurizio Montagnese, presidente dell’agenzia Turismo Torino all’epoca, il procuratore generale Nicoletta Quaglino ha richiesto una pena analoga: un anno, quattro mesi e dieci giorni di reclusione. La riduzione è dovuta al fatto che i casi di lesione da considerare sono stati ridotti a dodici.